Abduction: il rapimento alieno di Emilcin

Maggio 1978. Ci troviamo in Polonia, che senza volerlo sta diventando protagonista di uno dei casi più significativi per gli ufologi di tutto il mondo.

Jan Wolski era un contadino di 71 anni domiciliato a Emilcin, un villaggio agricolo di circa 70 imprese agricole in provincia di Lublino.

La sua vita era tranquilla, dedicava il suo tempo al lavoro, alla famiglia e alla preghiera.

In quel periodo non esistevano nel villaggio luoghi di ritrovo o le scuole, ma solo un negozio (fonte WCPE-UFO).

Con ciò l’uomo non aveva modo di esser stato ingluenzato in alcun modo. Non disponendo di nessuna tecnologia (tv o radio) il caso polacco era molto interessante per gli scienziati, che hanno potuto trovare delle similitudini con altri rapimenti ufo.

Il caso di Emilan non è da considerare un vero e proprio rapimento, dato il carattere mite e accondiscendente del uomo, quindi era stato rapito con la sua volontà.

Raccontò di non essere stato intimidito in nessun modo dalle misteriose presenze.

La Polonia in quel momento stava conducendo degli studi sugli ufo in maniera autonoma, rispetto al resto del mondo.

Il 10 maggio 1978 l’agricoltore si stava recando nei campi per lavorare, quando incontrò due uomini di bassa statura che passeggiavano nella sua stessa direzione.

Appena l’uomo si avvicinò con il calesse, i due forestieri gli fecero intuire a gesti che avevano bisogno di un passaggio.

Secondo Wolski, entrambi erano alti un 1,50 cm, la carnagione verdognola, occhi a mandorla e gli zigomi accentuati e gli abiti aderenti e scuri. Gli dissero di continuare il viaggio e intavolarono una discussione tra di loro in una lingua a lui sconosciuta.

Wolski credette che fossero stranieri. Il calesse arrivò in un prato e Wolski scorse un mezzo bianco rettangolare a mezz’aria; in tutti i lati erano presenti degli arnesi molto simili alle punte di trapano.

Dal veicolo si abbassò una specie di elevatore, i due forestieri scesero dal calesse e fecero segno all’uomo di andar loro dietro.

l’agricoltore accettò e salì con loro sul mezzo. Quando giunse all’interno del veicolo notò che le paratie erano nere ed erano prive di oblò.

Tutto ciò era simile ai racconti di altri testimoni.

Entrambi gli fecero capire di togliersi i vestiti e gli misero alcuni strumenti simili ad elettrodi.

Al termine degli esami gli tolsero gli elettrodi e poté rivestirsi. Intanto i due ufo stavano consumando una sorta di ghiaccioli, che offrirono al loro ospite, che rifiutò.

Al termine di tutto ciò l’accompagnarono all’uscita. L’uomo sceso a terra ritornò sul calesse e andò via.

Arrivato a casa dalla famiglia raccontò dell’accaduto; i figli chiamarono i vicini, e andarono a controllare. Wolski li accompagnò, ma ormai non vi erano più tracce del velivolo, solo un particolare era rimasto: sull’erba era rimasto un segno nero.

Uno dei due figli di Wolski disse di aver visto delle impronte, ma non fu particolarmente preciso.

L’INCHIESTA.

Qualche mese più tardi il sociologo Henryk Pomorski e la psicologa Krystyna Adamczyk si erano fatti descrivere in maniera precisa l’evento, registrando la dichiarazione. L’agricoltore sostenne diversi studi psichiatrici all’università, tutto a cura del dottor Ryszard Kitlinsky, i cui gli esiti erano che l’uomo era sano di mente.

Il parroco del luogo fece firmare una dichiarazione sulla autenticità dell’avvenimento.

L’ufologo Zbigniew Blania-Bolnar condusse un’inchiesta simile, e scoprì un altro testimone: la mamma di Adas Popiolek, un bimbo di 6 anni, disse che il giorno dei fatti il figlio le aveva riferito di aver scorto un velivolo volare sopra alla loro casa.

A settembre un’altra persona, Henryk Marciniak, disse di aver visto lo stesso oggetto volante e gli stessi individui, mentre stava andando a funghi nei boschi con la moto.

Questi esseri erano molto interessati alla vettura del uomo e per i funghi, poi salirono sul loro veicolo, che non fece alcun rumore.

Per l’ufologo Blania-Bolnar, la vicenda di Wolski non è dimostrabile scientificamente.

Gli avvenimenti da lui narrati avevano delle similitudini con i racconti di altri testimoni, ovviamente l’agricoltore non poteva sapere.

Wolski era conosciuto come una persona sincera e cattolico praticante, quindi una bugia sarebbe da escludere.

Non resse nemmeno l’ipotesi che l’uomo si fosse assopito, dato che aveva comprato da poco il cavallo, doveva insegnarli la strada e doveva guidarlo.

Resta pertanto che sia stato veramente rapito dagli alieni, o da qualche altra entità.

Gli scettici hanno espresso i loro dubbi a riguardo, data l’età del testimone.

Un’indagine condotta da Bartosz Rdultowski ha messo in luce alcuni elementi negativi:

  • l’indagine dell’ufologo Blania-Bolnar avrebbe considerato solo gli elementi che potevano confermare la veridicità della storia, facendo cadere quelli che avrebbero potuto smentire l’accaduto.
  • L’epidodio di Wolski è stato divulgato da Witold Wawezonek, noto per falsificazioni ufologiche.
  • gli esami psicologici e psichiatrici effettuati sull’uomo non erano completi ed è stato omesso che il padre raccontava di strane visioni.

Tutti questi elementi fanno pensare agli scettici che sia una bufala.