LO STRANO CASO DELLA FAMIGLIA JAMISON

Ottobre 2009. La famiglia Jamison si mise in cammino verso Sans Bois in Oklahoma, per andare a vedere un terreno consigliato da un’agente immobiliare.
Erano in cammino sul loro furgoncino, con il loro cagnolino, e precedettero per le strade sterrate di Sans Bois. Da quel istante non si seppe più nulla di loro.
Familiari e amici incominciarono a preoccuparsi e sorsero denuncia di scomparsa.
Le autorità che presero in carico la denuncia trovarono il furgoncino dopo una settimana, in totale stato di abbandono in un luogo molto distante da dove la famiglia era diretta.
Dentro al veicolo c’era Maisy, la cagnolina in totale disidratazione, i documenti della famiglia e i cellulari.
Sul cellulare di Bobby c’era una foto insolita che raffigurava la figlia Madyson con le braccia conserte e lo sguardo infelice.

Sotto il sedile venne ritrovata una busta con all’interno 32 mila dollari. Gli agenti ipotizzarono che i coniugi fossero finiti in un giro d’affari andato male, pensarono alla pista della droga. Quella zona era un luogo di ritrovo per gli spacciatori di metanfetamina.
L’FBI e lo sceriffo della contea di Latimer continuarono a cercare i corpi per quattro anni, fino a quando dei cacciatori trovarono tre corpi (2 adulti e 1 di un bambino).
L’autopsia confermò che i resti rinvenuti erano della famiglia, dato l’avanzata stato di decomposizione dei corpi non poterono stabilire la causa della morte.
Vennero formulate delle ipotesi, tra cui: morte naturale, omicidio/suicidio o assassinio.
L’Ipotesi più intensa era quella dell’omicidio suicidio, magari dovuto a uno stato depressivo di uno dei membri della famiglia che compì questo folle gesto.
Amici e parenti non avevano mai notato comportamenti insoliti nei due coniugi che spiegasse questo gesto.
Se si scarta questa ipotesi, e anche la rapina, l’unica ipotesi rimase quella dell’omicidio volontario.
Perché qualcuno avrebbe dovuto assassinare l’intera famiglia? A questa domanda rispose la madre di Sherilin, Conni Kokotan, al quotidiano MainOnline: “Quello che veramente credo è che sono andati lì, hanno visto qualcosa che non avrebbero dovuto vedere e sono stati assassinati da qualcuno”.
È stata avanzata anche un’ipotesi, senza conferma, che la famiglia sia stata vittima di una setta satanica presente in quella zona dell’Oklaoma. Infatti in quei boschi non è raro che vengano celebrati riti e messe nere dai vari gruppi di satanisti.
Dopo 11 anni non si sa ancora cosa sia realmente accaduto alla famiglia.
L’unico ricordo che si ha di quel giorno è l’inquietante foto che ritrae la bambina sul cellulare del padre; Madyson sembra infastidita e lontana. I parenti sono convinti che la foto sia stata scattata dal carnefice e non dal padre, qualche istante prima di morire.