Macabri rituali della sepoltura in epoca vittoriana

L’epoca vittoriana inglese viene descritta come la più macabra e buia che la fotografia ricordi.

Tant’è che su carta vennero trascritte le superstizioni, le usanze macabre, usi e costumi sconcertanti

In ogni epoca la paura della morte, di perdere una persona cara, è sempre stata palpabile, anche ai giorni nostri.

Ai giorni nostri la morte la si vive in maniera diversa con più consapevolezza, seppur dolorosa, ma durante l’epoca vittoriana si viveva la morte in una maniera molto morbosa e con un attaccamento alla religione quasi maniacale.

I segni che testimoniano che fu un epoca unica sono molti, partendo dai cimiteri e dai luoghi sacri; specialmente in uso in Inghilterra ed Europa centrale sono pieni di simboli di quest’era.

Doveste visitare dei cimiteri ed imbattervi in tombe senza nome, non preoccupatevi, probabilmente saranno malviventi, omicidi, suicidi e non battezzati. Durante quest’epoca queste persone non erano degni di essere ricordati, in quanto peccatori e si presume che non possono tornare in vita con la resurrezione biblica.

Per gli indemoniati, pazzi, bestemmiatori e persone ritenute vampiri, streghe o entità malefiche subivano un trattamento differente.

Venivano sotterrati con bare rinforzate, la tomba veniva rinforzata ulteriormente con delle grate di acciaio, per impedire un risveglio inaspettato del demone.

In questa foto viene raffigurata la tomba di un conte francese, additato come un vampiro. Fu accusato di aver rapito un bambino e fu etichettato come demone incarnato.

Dopo la sua morte, il parroco ordinò ai becchini di rinforzare la sua tomba dopo numerose segnalazioni di persone che l’avrebbero visto uscire dalla propria tomba per poi ritornarci all’alba.

Ovviamente il mestiere di becchino in quell’epoca non era un mestiere assai facile. Ancora più impressionante è il kit anti vampiro che un sindaco fornì al personale dei cimiteri e luoghi sacri come previdenza per alcune presenze silenti che si racchiudevano in alcune bare.

Un’altra usanza, molto macabra, era quella di far ingerire del veleno alle giovani vergini di alta borghesia decedute, custodito in questo kit, onde evitare potessero venire possedute.

Madame Crystelle fece scalpore durante il diciannovesimo secolo, molti storici la ritenevano come una delle personalità più malvagie e controverse. Questa facoltosa signora venne etichettata come l’incarnazione di demoni ed entità soprannaturali diaboliche.

Venne considerata un vampiro, per via del suo modo di fare molto eccentrico e particolare, aveva scatti d’ira molto violenti. Sembra che avesse particolarmente interesse per i morti e cimiteri, che spesso visitasse le tombe per celebrare strani rituali.

Con molta probabilità la signora poteva essere affetta dalla sindrome di Lyme che causa disordini psicologici. all’epoca qualsiasi problema a livello psicologico veniva etichettato come diavolo o possessione demoniaca.

Assumendo oppiacei ed arsenico in dosi massicce, nel 1897 Crystelle si suicidò con i suoi figli appena nati. Ai necrofori fu ordinato di mettere delle sbarre alla tomba onde evitare risvegli inaspettati da parte della signora e dei suo figli.

Nonostante questi provvedimenti, ci furono degli avvistamenti, il corpo venne riesumato e privato del cuore; fu mummificata con nitrato d’ammonio e posto in un cofanetto di ligneo.