L’unguento misterioso (Val Pellice)

Un ragazzo di Villar Pellice era solito andare a trovare due sorelle tutte le sere. Una sera d’inverno gli comunicarono che la sera successiva non sarebbero state a casa.

Il giovane trovò strano quel impegno inaspettato. Decise di recarsi lo stesso a casa delle due ragazze per spiarle. Le osservò mentre si svegliarono, cospargersi una crema sul corpo, scomparire dietro al camino dopo aver detto: “Portami né in alto, né in basso e dove tu sai!”.

Il ragazzo ritornò a casa in fretta e ripeté quello che fecero le due sorelle, ripetendo le parole che ricordava: “portami in alto, in basso e dove tu sai!”.

All’improvviso venne catapultato in alto, poi a terra, rotolando tra i rovi e cespugli, ricoprendosi di lividi e tagli. Quando finalmente riuscì a fermarsi, si ritrovò in un prato illuminato, dove era collocata una tavola imbandita di cibo e persone che stavano mangiando.

Erano presenti anche le due sorelle; quando notarono il ragazzo, gli porsero un liquido scuro che gli fece scomparire i tagli.

Il ragazzo venne vestito e fatto sedere al tavolo, dove assaggiò ogni tipo di prelibatezza. Una delle due sorelle gli sussurrò: “Finché siamo qui, non nominare il nome di Dio!”.

A cena conclusa, una donna anziana si unì ai tre giovani e adagió sul tavolo una cesta di ciliegie. Il ragazzo era sbalordito, dato che era gennaio e non contenne parole di sorpresa: “Dio sia con noi!”. Come per magia tutti sparirono misteriosamente.

Il ragazzo si trovò abbandonato, intorpidito, svestito e nel cuore della boscaglia e si rese conto di aver partecipato ad un incontro tra masche.